“Definire storico questo momento non è affatto eccessivo. L’Europa si dota di una legge senza precedenti per rigenerare gli habitat naturali e gli ecosistemi di tutto il continente. E’ la cosa più importante accaduta nell’Unione Europea, sotto il profilo naturalistico, assieme alle direttive Uccelli e Habitat”.
Lo dichiara la Lipu subito dopo il voto con cui l’Assemblea plenaria del Parlamento europeo, con 329 voti a favore e 275 contro, ha nettamente approvato la Nature Restoration Law, la legge europea sul ripristino della natura, uno dei capisaldi del Green Deal.
La nuova legge europea prevede una serie di azioni per il ripristino di habitat ed ecosistemi, dalle zone umide ai fiumi, dal mare alle foreste e alle aree agricole, oltre che agli ambienti urbani, con un un’opera di ripristino e un principio di non deterioramento che riguarderanno l’intero territorio dell’Unione. In particolare, la legge prevede l’obbligo di ripristinare almeno il 20% del territorio terrestre e marino europeo e il 30% di habitat in cattive condizioni entro il 2030, fase nella quale gli Stati membri devono privilegiare i siti Natura 2000, e la necessità di ripristinare gli habitat in cattive condizioni entro il 2040 (almeno il 60%) ed entro il 2050 (almeno il 90%).
“In questi due anni di cammino della legge – dichiara Alessandro Polinori, presidente della Lipu-BirdLife Italia – sono state superate difficoltà enormi, che nelle ultime settimane hanno toccato l’apice. Questo rende ancora più preziosa una vittoria che è dell’Europa migliore, delle associazioni ambientaliste e sociali, della scienza, delle imprese più illuminate e di quella politica saggia, che crede nella necessità di un mondo finalmente ecologico ed è consapevole dell’importanza primaria della natura.
“Grazie alle tantissime persone che ci hanno sostenuto – conclude Polinori – firmando la petizione, e alle 300 tra associazioni, università, enti che hanno aderito al Manifesto per la Restoration Law lanciato dalla Lipu. E ovviamente grazie a BirdLife International e alle tante associazioni europee, agli scienziati, alle imprese, forti di un sostegno di oltre un milione di cittadini. Ora avanti tutta con l’adozione da parte degli Stati membri in Consiglio e i piani di attuazione nazionale. La biodiversità italiana ed europea ha urgente bisogno di azioni”.